Cambiare le abitudini alimentari dei propri figli può sembrare una sfida, soprattutto quando si ha a che fare con piccoli selettivi o, al contrario, bambini che mangiano in modo eccessivo. Tuttavia, con le giuste strategie, è possibile promuovere un rapporto sano con il cibo, fin dalla prima infanzia.

Secondo recenti studi, i tratti appetitivi – cioè le predisposizioni individuali verso il cibo – iniziano a svilupparsi già dai primi anni di vita e possono influenzare il comportamento alimentare anche da adulti. Per questo motivo, intervenire presto è fondamentale per prevenire sovrappeso, obesità o carenze nutrizionali.

Come fare concretamente? Innanzitutto, è importante creare un ambiente positivo intorno al cibo. Evita pressioni o ricatti a tavola: frasi come “se non mangi le verdure niente dolce” rischiano di rafforzare atteggiamenti negativi. Piuttosto, coinvolgi tuo figlio nella preparazione dei pasti: i bambini amano sentirsi parte del processo.

Offri sempre un’alternativa sana e varia, senza forzature. Se un alimento viene rifiutato, riproponilo più avanti, magari in una forma diversa. La ripetizione gentile è spesso la chiave.

Attenzione anche all’esempio: i figli tendono ad imitare il comportamento dei genitori. Mostrare entusiasmo per cibi salutari e mangiare insieme, in un contesto sereno, rafforza l’educazione alimentare in modo naturale.

Infine, osserva con attenzione il comportamento del tuo bambino: se noti segnali di emotional eating (mangiare per noia, tristezza o nervosismo), parlane con un professionista. Promuovere un buon rapporto con il cibo oggi, significa investire nella salute dei tuoi figli domani.