Come distinguono realtà e fantasia i bambini? La risposta non è semplice e dipende da diversi fattori come età, sviluppo emotivo, educazione e ambiente familiare.

Nei primi anni di vita, la fantasia domina il pensiero dei bambini. È normale che credano in entità come Babbo Natale, la Fatina dei denti o i mostri sotto il letto. A questa età, la distinzione tra ciò che è reale e ciò che è immaginato non è ancora del tutto sviluppata, soprattutto quando entrano in gioco emozioni intense come la paura.

Secondo vari studi, i bambini tendono a confondere realtà e fantasia quando le immagini evocano forti emozioni. Ad esempio, davanti a una figura spaventosa, un bambino può credere che sia reale, anche se sa razionalmente che non lo è.

Tuttavia, la fantasia ha un ruolo cruciale nello sviluppo. Stimola la creatività, aiuta a risolvere problemi e permette ai piccoli di affrontare le proprie paure. Oggetti come pupazzi o bambole, se associati a storie protettive, possono diventare veri e propri “scudi emotivi”.

È importante che i genitori accompagnino i figli in questo processo, senza ridicolizzare le loro paure, ma aiutandoli a comprenderle e affrontarle. Ad esempio, parlare con calma, creare routine rassicuranti e usare il gioco simbolico può fare la differenza.

In conclusione, la fantasia è una risorsa preziosa per i bambini, ma va guidata con empatia. Capire come funziona il loro mondo immaginario è il primo passo per aiutarli a crescere più sicuri, creativi e consapevoli.